Serigrafia e le nuove proposte digitali
Da qualche tempo ormai stiamo assistendo a una serie di eventi e situazioni che stimolano profonde riflessioni. Il settore della serigrafia sembra trovarsi in una fase che non può essere definita né di stallo né di grande prosperità. Potremmo quasi paragonarlo a un limbo, un luogo dove le cose accadono senza possibilità di intervento o di trarne vantaggio fino a quando non si riesce a uscirne.
L'attesa e l'osservazione degli eventi sembrano essere l'unica opzione. Tuttavia, una cosa è evidente: la serigrafia ha svolto un ruolo peculiare negli ultimi anni, perdendo gradualmente potere e quota di mercato, specialmente in alcuni settori. In modo paradossale, ha registrato guadagni significativi in altri settori più tecnici e specifici.
Il paradosso diventa più evidente quando consideriamo che gli operatori, per lo più provenienti dalla serigrafia, stanno investendo notevoli risorse in nuove tecnologie, anche se non senza difficoltà. Abbiamo vissuto l'era dei telai che si possono realizzare senza acqua e prodotti chimici, poi del DTG, e ora del DTF nel mondo della serigrafia tessile.
Nonostante queste tecnologie, che purtroppo mancano di una reale innovazione, ogni nuova proposta sembra sovrapporsi a quella precedente, relegandola in secondo piano. In Italia, il 2023 ha visto facilitazioni negli acquisti grazie a leggi spesso interpretate ma non completamente comprese, con molti che si sono lanciati in investimenti quasi a costo zero, sperando in utili di vendita.
Oggi, la serigrafia, specialmente quella tessile e promozionale, sta subendo un significativo rallentamento. Le ragioni sembrano essere le stesse degli anni precedenti, specialmente dopo il 2019, e, sinceramente, sembrano più una scusa che una reale motivazione.
La preferenza per soluzioni apparentemente più semplici non dovrebbe compromettere completamente la qualità di una tecnica e la sua unicità, basandosi solo su considerazioni economiche e di investimento. Se esaminiamo attentamente gli investimenti e il loro impatto sulla salute finanziaria delle aziende, indipendentemente dalle dimensioni, i dati non confermano necessariamente quanto il mercato sta comunicando, almeno in tutti i casi.
L'acquisto e l'installazione di attrezzature serigrafiche rispetto a quelle digitali non sono più impegnativi l'uno rispetto all'altro. La differenza risiede principalmente nella durata nel tempo, nella resistenza ai rapidi cambiamenti tecnologici e, non da ultimo, nella reale domanda del mercato.
Tuttavia, resta aperta la questione se sia il mercato a fare richieste o se siamo noi operatori a determinare quali richieste il mercato debba soddisfare.